L’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo, in collaborazione con la Fondazione Palazzo Magnani e l’Università Ca’ Foscari di Venezia propone “L’isola” ultime immagini, suoni e bagliori di una comunità che scompare, un progetto di Anush Hamzehian e Vittorio Mortarotti.
L’isola Yonaguni è un piccolo pezzo di terra lontano da tutto e battuto dalle correnti più forti dell’Oceano Pacifico. Sull’isola vivono mille persone, poche delle quali ormai parlano ancora il dunan. la lingua locale recentemente incluse nella lista Severely Endangered Languages. La sua sorte è segnata, di qui a qualche decennio non esisterà più e sarà dimenticata e con essa sarà il mondo stesso di Yonaguni a dissolversi. Presto non ci saranno più i riti funebri, durante i quali i corpi vengono seppelliti in enormi tombe a forma di ventre materno e non ci saranno più le yuta, le sacerdotesse che comunicano con gli spiriti degli antenati.
Perché rimanga memoria di tutto ciò Anush Hamzehian e Vittorio Mortarotti hanno realizzato un’installazione audio-video multi-canale e un’opera sonora che rimarranno esposte fino al 6 maggio. In particolare, l’opera sonora consiste nella lettura, la sola ad oggi, dei 30000 lemmi che compongono il dunan da parte di Tagami san, uno degli ultimi che ancora parlano questa lingua.
La registrazione è stata effettuata nella sua casa, a Sonai (Yonaguni), in diverse sessioni, tra il 2018 e il 2020. Dai soggiorni di studio di Anush Hamzehian e Vittorio Mortarotti sull’isola è nato anche un documentario dal titolo Yonaguni, che l’Istituto Italiano di Cultura propone nell’ambito dell’iniziativa.
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