Il Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio, assistito dal Sottosegretario di Stato Manlio Di Stefano, sarà in missione da oggi sino a domenica in Azerbaijan e Armenia.
La tappa a Baku si inserisce nel solco dell’attività di diplomazia energetica promossa dal Ministro Di Maio all’indomani dell’aggressione russa ai danni dell’Ucraina, finalizzata a accelerare il processo di diversificazione energetica tramite il rafforzamento delle collaborazioni in essere con partner affidabili e dalle grandi potenzialità. Nei suoi incontri con il Presidente della Repubblica Aliyev, con il Ministro degli Esteri Bayramov e con il Ministro dell’Energia Shahbazov, il titolare della Farnesina discuterà di un possibile incremento delle forniture di gas dall’Azerbaigian attraverso il Gasdotto Trans-Adriatico (TAP), infrastruttura strategica che lega i nostri due Paesi, e unico gasdotto europeo realizzato negli ultimi anni indipendente dal gas russo.
Il Ministro Di Maio passerà in rassegna con i suoi interlocutori anche i temi prioritari dell’agenda bilaterale e regionale, e co-presiederà, insieme all’omologo Bayramov, la prima riunione del Dialogo Strategico bilaterale multidimensionale.
A seguire, il Ministro Di Maio si recherà a Jerevan, per incontri con le massime cariche dello Stato, fra cui il Presidente della Repubblica Khachaturyan, il Presidente dell’Assemblea Nazionale Simonyan, il Primo Ministro Pashinyan e il Ministro degli Esteri Mirzoyan. Obiettivo della visita in Armenia è effettuare un giro d’orizzonte dello stato delle relazioni bilaterali, e ribadire la forte volontà di promuovere il partenariato bilaterale in ogni ambito. Nei suoi incontri, durante i quali si discuterà anche di questioni regionali e dell’auspicio italiano a favore di una rapida normalizzazione del quadro regionale, il Ministro Di Maio trasmetterà l’interesse delle imprese italiane ad investire in Armenia, contribuendo alla crescita e allo sviluppo del Paese.
A tutti i suoi interlocutori il Ministro Di Maio ribadirà, infine, la necessità di un impegno a favore del cessate il fuoco in Ucraina, volto ad alleviare le sofferenze della popolazione civile in un quadro tuttora particolarmente drammatico.
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