Proiettato documentario su Vincenzo Bianchini a Teheran
Un documentario sull’artista italiano Vincenzo Bianchini (“From Tehran to Rome. A Journey through Art”), che ha vissuto a lungo tra gli anni ’50 e ’70 in Iran, è stato proiettato lo scorso 19 marzo nella Residenza dell’Ambasciatore d’Italia a Teheran, Giuseppe Perrone.
“Vincenzo Bianchini – ha detto l’Ambasciatore nell’occasione – è stato un artista importante e suggestivo, la cui opera deve ancora essere adeguatamente conosciuta e valorizzata. Ha dimostrato che un uomo, un artista, può diventare una persona migliore e un artista migliore attraverso la scoperta e l’assimilazione di nuove culture e stili di vita”. “Sono felice – ha aggiunto – che l’Ambasciata italiana a Teheran sia parte di questo nuovo progetto e che la mostra in preparazione presso il Museo di Arte Contemporanea, con il supporto della nostra Ambasciata, dia voce a un artista italiano che ha rappresentato l’emblema del dialogo tra cultura italiana e persiana”.
Medico, umanista ed artista, Bianchini ha lasciato in Iran un ricordo vivo non solo per il suo lavoro umanitario, ma anche grazie alle sue opere, eseguite nel corso dei 24 anni trascorsi nelle aree più remote del paese, tra cui le province di Razavi Khorasan, Kurdistan e Kerman. Attraverso la medicina, la letteratura e l’arte, Bianchini ha raccolto e dato voce alle sofferenze delle persone più umili e in difficoltà. La sua opera, associata per stile e ispirazione all’arte povera, si compone oggi di un elevato numero di quadri e sculture, oltre che di raccolte di poesie tradotte in persiano.
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