La Vice Ministra Marina Sereni ha aperto oggi alla Farnesina i lavori della terza edizione della Conferenza sull’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 16 (SDG16), intitolata “People-centered governance in a post-pandemic world”. All’evento, co-organizzato dalla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo con il Dipartimento delle Nazioni Unite per gli Affari Economici e Sociali (UN DESA) e dall’Organizzazione Internazionale per il Diritto dello Sviluppo (IDLO), partecipano rappresentanti di governi, organizzazioni internazionali e società civile, tra cui Amina J. Mohammed, Vice Segretario generale delle Nazioni Unite, e Abdulla Shahid, Presidente dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
L’SDG16 si propone di promuovere società pacifiche e inclusive, garantire un accesso equo alla giustizia e promuovere l’efficacia, la responsabilità e l’inclusività dell’azione delle istituzioni. “Una ripresa post-pandemica equa, giusta e sostenibile – ha detto Sereni – richiede una piena fiducia nelle istituzioni a tutti i livelli e implica anche la necessità di combattere in ogni modo la disuguaglianza di genere: donne e ragazze sono ancora lasciate indietro, hanno minori possibilità di godere dei propri diritti e vedono troppo spesso messo a tacere e negato il loro diritto fondamentale di accesso alla giustizia. Saremo più forti e resilienti alle sfide future solo se sapremo rinnovare il contratto sociale a livello globale e ricostruire ovunque la fiducia tra le persone e lo Stato.
Per questo l’Italia, da tempo fortemente impegnata nel favorire pace e sviluppo secondo i principi di giustizia, buon governo, rispetto delle libertà fondamentali e rafforzamento dello Stato di diritto, è lieta di organizzare un appuntamento come questo”. A margine dell’evento, la Vice Ministra ha incontrato Maria Francesca Spatolisano, Segretario Generale Aggiunto presso UN DESA. Al centro del colloquio, il finanziamento dello sviluppo sostenibile e l’empowerment socio-economico dei giovani. Ricordato il forte impegno dell’Italia nel sostenere UN DESA, cui quest’anno l’Italia ha destinato un Contributo Volontario pari a 17 milioni.
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