Il Consiglio federale riconosce i crimini contro l’umanità ai danni degli Jenisch e dei Sinti e reitera le sue scuse

Nella seduta del 19 febbraio 2025 il Consiglio federale ha preso atto della perizia giuridica sulla persecuzione degli Jenisch e dei Sinti commissionata dal Dipartimento federale dell’interno (DFI). Riconosce che gli atti perpetrati nel quadro dell’opera assistenziale «Bambini della strada» devono essere qualificati «crimini contro l’umanità» secondo i criteri del diritto internazionale pubblico odierno. Il Consiglio federale reitera le scuse formulate nel 2013 alle persone e alle comunità che sono state vittima delle ingiustizie commesse. Il DFI chiarirà con le comunità Jenisch e Sinti se l’elaborazione del passato richieda ulteriori misure oltre a quelle già messe in atto.
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Protezione dei salari: «dichiarazione congiunta» tra le parti sociali e i Cantoni

Dopo una sessantina di colloqui, il 17 febbraio 2025 le organizzazioni mantello delle parti sociali e dei Cantoni, sotto la guida del consigliere federale Guy Parmelin, hanno concordato diverse misure nazionali per tutelare il livello attuale di protezione dei salari. Il 19 febbraio 2025 il Consiglio federale ha preso atto di questa «dichiarazione congiunta» e propone ulteriori misure sulla base di quanto discusso.

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Il Consiglio federale respinge l’iniziativa popolare «Sì a un futuro senza esperimenti sugli animali»

Nella seduta del 19 febbraio, il Consiglio federale ha esposto i punti principali del messaggio sull’iniziativa popolare federale «Sì a un futuro senza esperimenti sugli animali» e intende respingere l’iniziativa senza formulare un controprogetto diretto o indiretto. A suo avviso, un divieto di questa portata avrebbe gravi conseguenze, soprattutto per la salute, visto che in molti settori della ricerca non esistono alternative alla sperimentazione animale. Inoltre, indebolirebbe notevolmente la Svizzera come polo economico, di ricerca e di formazione. Ciononostante, il Consiglio federale ritiene condivisibile la questione presentata dall’iniziativa, e cioè proteggere gli animali anche nell’ambito della ricerca. Per questo sostiene una regolamentazione più severa degli esperimenti sugli animali, nonché alla ricerca di alternative, in particolare attraverso il Centro di competenza svizzero 3R (3RCC).
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Il Consiglio federale intende firmare il Trattato internazionale sulla proprietà intellettuale, le risorse genetiche e il sapere tradizionale associato

Nella seduta del 19 febbraio 2025, il Consiglio federale ha deciso di sottoscrivere il nuovo trattato dell’Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale (OMPI) sulla proprietà intellettuale, le risorse genetiche e il sapere tradizionale associato. Questo trattato disciplina la divulgazione dell’origine delle risorse genetiche e del sapere tradizionale ad esse associato nelle domande di brevetto. Contribuirà a un’armonizzazione su scala globale delle rispettive legislazioni nazionali, favorendo la ricerca e l’innovazione in questo ambito. Al contempo permetterà una migliore protezione della biodiversità e del sapere tradizionale delle popolazioni indigene in tutto il mondo. La Svizzera prevede già dal 2008 un obbligo di fornire indicazioni sulla fonte nella legge sui brevetti.
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